• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30945
MONITORAGGIO 2001-2012

LEA: trend positivo del set di indicatori della veterinaria

LEA: trend positivo del set di indicatori della veterinaria
Qual è stato il grado di effettiva erogazione dei LEA dalla loro nascita ad oggi? Analizzato un decennio di storia dei Livelli Essenziali di Assistenza.

Il Ministero della Salute ha misurato l'effettiva erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza nell'arco di un decennio, a partire dal 2001- anno in cui sono stati introdotti con DPCM del 29 novembre 2001- fino al 2012. I risultati  di questa ricognizione pluriennale sono pubblicati nel documento Analisi spazio-temporale degli indicatori della Griglia LEA relativi all'adempimento sul mantenimento dell'erogazione dei LEA" disponibile sul sito web del Ministero.

Trend positivo- Lo strumento di misurazione- applicato a tutti gli anni del periodo 2001-2012- è stato il set di indicatori previsti dalla "Griglia LEA 2012", che comprende i LEA legati ai controlli su:

- popolazioni animali (anagrafi animali - controlli delle popolazioni animali per la prevenzione della salute animale ed umana: percentuale di aziende ovicaprine controllate (3%) per anagrafe ovicaprina)
La percentuale dei controlli da eseguire annualmente è stabilita dai Regolamenti comunitari vigenti. Per l‟anno 2012 la soglia prevista dal Reg 1505/06 è fissata al 3%.

-malattie animali trasmissibili all'uomo (TBC Bovina e Brucellosi): si tratta dei due soli indicatori selezionati per i quali è stato possibile ricostruire l‟intero trend temporale 2001 – 2012. Alcuni indicatori hanno, infatti, una serie storica limitata, cioè non disponibile dal 2001; è il caso della percentuale di aziende ovicaprine controllate (3%) per anagrafe ovicaprina, essendo disponibile dal 2007;

- contaminazioni degli alimenti (controlli per la riduzione del rischio di uso di farmaci, sostanze illecite e presenza di contaminanti nelle produzioni alimentari e dei loro residui negli alimenti di origine animale: percentuale dei campioni analizzati su totale dei campioni programmati dal Piano Nazionale Residui).
L‟indicatore misura il grado di realizzazione del Piano nazionale residui (PNR), programma nazionale di sorveglianza e di monitoraggio della presenza, negli alimenti di origine animale, di residui di sostanze chimiche che potrebbero essere dannose per la salute pubblica, applicato ai sensi del D.Lgs 158/2006, che recepisce le Direttive comunitarie 96/22/CE e 96/23/CE. Il Piano, oltre alla valenza in termini di prevenzione per la salute umana, è uno strumento dissuasivo nei confronti dell‟impiego di trattamenti illeciti sugli animali da produzione alimentare. Per il denominatore: Il numero dei campionamenti programmati per regione dal PNR, predisposto annualmente dal Ministero e diramato alle Regioni. Per il numeratore: il numero dei campioni analizzati, verificato attraverso i dati forniti al Ministero dalle Regioni con il Sistema informativo NSIS-PNR.

- alimenti in fase di commercializzazione e somministrazione.

Per tutti questi indicatori si registra un trend positivo (aumento) sul corretto mantenimento dell‟erogazione dei LEA, sia nel complesso dell'evoluzione temporale considerata sia nel complesso dei dati regionali raccolti.

Valori mancanti- Fra quelli sopra elencati, tre indicatori non hanno tuttavia permesso una rilevazione esaustiva per tutte le Regioni e per tutti gli anni considerati; si tratta dei controlli su TBC bovina, sulla Brucellosi e sui controlli sanitari su alimenti in fase di commercializzazione e somministrazione per i quali sono emerse delle lacune informative espresse in una percentuale di valori mancanti:

Percentuale di allevamenti controllati per TBC bovina e trend della prevalenza: 8,7% mancante sul totale dei valori osservati;
Viene conteggiata la percentuale degli allevamenti controllati rispetto a quelli soggetti al controllo, che sono individuati in relazione allo stato sanitario del territorio. Il punteggio è correlato all‟ulteriore condizione: mantenimento della qualifica di Ufficialmente indenne e/o, prevalenza delle aziende infette e relativo trend (la prevalenza è la percentuale delle aziende infette sul totale delle aziende. Per il calcolo della prevalenza si considera l‟azienda come unità epidemiologica);

Percentuale di allevamenti controllati per BRUCELLOSI ovicaprina, bovina e bufalina e, per le Regioni di cui all'OM 14/12/2006 e seguenti, il rispetto dei tempi di ricontrollo e dei tempi di refertazione degli esiti di laboratorio in almeno l'80% dei casi nonchè riduzione della prevalenza in tutte le specie: 6,3% mancante sul totale dei valori osservati;
Per la brucellosi va considerata, per ciascuna specie (bovini, bufalini e ovicaprini), la percentuale degli allevamenti controllati sul totale di quelli soggetti a controllo, che sono individuati in relazione allo stato sanitario del territorio. Il punteggio è correlato all‟ulteriore condizione: - mantenimento della qualifica di Ufficialmente indenne e/o, prevalenza delle aziende infette e relativo trend (la prevalenza è la percentuale delle aziende infette sul totale delle aziende. Per il calcolo della prevalenza si considera l‟azienda come unità epidemiologica). Per le Regioni destinatarie delle specifiche disposizioni previste dall‟ OM 14/12/2006 e seguenti, il punteggio è correlato alle seguenti ulteriori condizioni, da valutare attraverso il sistema informativo SANAN:  rispetto dell'80% dei tempi di ricontrollo;  rispetto dell'80% dei tempi di refertazione degli esiti di laboratorio;  prevalenza con trend in diminuzione per tutte le specie. Il linea generale i criteri di valutazione sono stati definiti con i seguenti obiettivi: attribuire il punteggio massimo alle Regioni che garantiscono lo status sanitario ottimale;  attribuire un punteggio inferiore alle Regioni che mostrano un trend di infezione in peggioramento; valutare le Regioni che hanno avuto maggiori difficoltà nell‟attuazione del Piano di eradicazione, contestualmente al grado di utilizzo degli strumenti ad hoc, che il Paese ha adottato, per il superamento di tali difficoltà;

Percentuale di campionamenti effettuati sul totale dei programmati, negli esercizi di commercializzazione e di ristorazione, articoli 5 e 6 del DPR 14/07/95: 6,5% mancante sul totale dei valori osservati;
L‟indicatore misura il grado di applicazione da parte delle regioni delle attività di controllo analitico (chimico e microbiologico) nelle fasi della commercializzazione o somministrazione (ristorazione pubblica e ristorazione collettiva) degli alimenti pronti al consumo. Ciò consente, in un‟ottica di controllo integrato di filiera "dal campo alla tavola", il monitoraggio dell‟ultima fase della catena di produzione, in cui è ancora possibile prevenire i rischi prima dell‟assunzione degli alimenti. Per il denominatore*: numero minimo di campioni raccomandato dal DPR 14 luglio 1995 che detta criteri uniformi per l‟elaborazione dei programmi di controllo ufficiale degli alimenti e bevande. Per il numeratore: numero di campioni analizzati, comunicati al Ministero della salute con il Modello A del D.M. 8 ottobre 1998.* sino al termine delle attività del gruppo di lavoro congiunto Ministero-Servizi regionali per l‟aggiornamento dei parametri di riferimento, restano validi quelli fissati dai citati artt. 5 e 6.