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IPPICA E ALLEVAMENTO

Mipaaf: obiettivo ripristinare "premio aggiunto" dal 2015

Mipaaf: obiettivo ripristinare "premio aggiunto" dal 2015
Il Mipaaf comunica che verranno adottate 'tutte le iniziative utili al ripristino del premio aggiunto al galoppo dal 2015'.

Lo rende noto l'ufficio stampa del  Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il dicastero "opererà sulla programmazione tecnica allo scopo di tarare l'elargizione di questo premio sulle competizioni più selettive che premiano le migliori produzioni". Per gli addetti ai lavori "il recente dimezzamento del premio aggiunto spettante ai cavalli italiani è un gravissimo errore del MIPAAF cui bisogna subito porre rimedio, poiché mette l'allevamento italiano del purosangue in serio rischio di estinzione, favorendo coloro che comprano cavalli allevati all'estero".

Già lo scorso mese, il Comitato Nazionale Galoppo e il Comitato Lega Ippica Italiana si sono rivolti al sottosegretario con delega all'ippica, Giuseppe Castiglione, per chiedere il ripristino immediato del premio aggiunto al cavallo italiano. Il premio- fanno notare gli Imprenditori Ippici Italiani- " è l'unica vera tutela per gli allevatori ed un forte incentivo per i Proprietari ad acquistare cavalli italiani e conseguentemente a mantenere in piedi tutta la filiera. È inaccettabile che il Mipaaf, ovvero l'organismo che deve salvaguardare la produzione italiana, di fronte alla necessità di reperire risorse, vada a colpire proprio l'allevamento del cavallo italiano riducendo drasticamente il premio aggiunto e così determinando:
-un cambio in corsa di regole frutto di esperienze decennali
-la penalizzazione di coloro che in buona fede hanno comprato italiano e oggi si vedono eliminare un premio assicurato dalle regole del gioco
-la condanna dell'allevamento italiano che a queste condizioni non sarà più competitivo
-l'acquisto di cavalli nati all'estero
Evidentemente - concludono il Mipaaf non ha compreso ancora come funziona il sistema dell'allevamento italiano che nulla avrebbe da invidiare alla maggior parte dei paesi europei".