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PROTESTANO ANCHE I VETERINARI

In Francia una giornata senza le professioni liberali

In Francia una giornata senza le professioni liberali
Si fermano notai, avvocati, farmacisti, medici e veterinari. Ai professionisti francesi non piace la riforma del Governo Hollande che intende liberalizzare questi settori.

La riforma delle "professioni liberali" non piace ai professionisti francesi, che oggi incrociano le braccia. O meglio, mettono da parte toghe e camici. Tutti. Notai, avvocati, farmacisti, ma anche medici e veterinari. Sono considerati i "privilegiati" di Francia e additati come responsabili della perdita di potere d'acquisto dei loro concittadini. Ma a loro questo non va giù.

Trentasette "professioni liberali" sono nel mirino del governo, che vuole rimettere mano alle tariffe, per abbassarle, aprire alla concorrenza per rompere i monopoli e chiudere l'epoca dei "numeri chiusi" per evitare che una professione diventi appannaggio di pochi operatori o addirittura eredità familiare.

Oggi è così stata convocata dal sindacato, l'Union nationale des professions libérales (Unapl), la "prima giornata senza professioni liberali". Tutto chiuso, farmacie e uffici notarili, con i medici coinvolti che si occuperanno solo di urgenze. Proteste e manifestazioni sono previste da Nord a Sud per oggi e altri scioperi saranno organizzati se il sindacato non sarà ricevuto a breve da  Emmanuel Macron. (fonte)

L'Unione dei professionisti francesi presenta a proprio favore un sondaggio condotto sulla popolazione francese che rivela di avere (tre cittadini su quattro) una buona opinione sui professionisti e di non avvertire (80% delle risposte)  l'esigenza di modificare le tutele che l'attuale regolamentazione professionale garantisce a utenti e consumatori.

Una petizione promossa e sottoscritta da 35mila professionisti sintetizza le ragioni della contrarietà individuando rischi per l'occupazione (2 milioni di occupati), concentrazione territoriale dell'offerta ad opera di grandi gruppi finanziari, deriva low cost in assenza del tariffario di Stato, scadimento della professione e dei servizi resi ai cittadini.

Nei giorni scorsi, l'UNAPL h già incontrato il Ministro dell'Economia francese per rappresentare- senza ottenere soddisfazione- la contrarietà dei professionisti all'ingresso del capitale nelle società delle professioni intellettuali. Quella che per il Governo francese è  liberalizzazione per l'UNAPL è deregulation. Il Ministro Macron conferma sul sito ufficiale del Governo la volontà di andare avanti con la riforma. Base di partenza è il Rapporto dell'Ispettorato generale delle Finanze di Francia.

Dossier UNAPL