"Più in generale, sarebbe necessario organizzare dei corsi ad hoc per i proprietari di cani, con tutte le informazioni per sapere bene come comportarsi". E' quanto afferma all'Adnkronos Salute Franco Fassola, veterinario e presidente della Società italiana scienze comportamentali (Sisca), riguardo alla tragedia che si è consumata il 24 sera a Fiano Romano, alle porte di Roma, dove una bimba di tre anni è morta dopo essere stata azzannata dal suo cane, un pastore tedesco.
Tragico copione- Ancora una volta un cane che si dice non abbia mai dato segni di squilibrio, ancora una volta un cane di famiglia che aggredisce, ancora una volta un infante e un animale di grossa taglia da soli. "Lo scenario di Fiano Romano - è il commento dell'ANMVI - appare, dai resoconti d'agenzia, come un tragico copione che ripropone in tutta la sua drammaticità l'assenza di elementari nozioni di prevenzione del rischio".Con piena solidarietà e vicinanza umana alla famiglia e senza colpevolizzazione alcuna, ANMVI osserva che non si è ancora affermata la cultura del possesso responsabile, lasciando che il rapporto uomo-cane rimanga affidato ad un fideistico spontaneismo".
Malgrado l'impegno di tanti Medici Veterinari, nelle scuole, negli ospedali e nei più diversi contesti socio-culturali, sono ancora troppe le Amministrazioni che non supportano le attività di educazione e prevenzione delle aggressioni, malgrado i corsi siano previsti per legge, con il cosiddetto 'patentino' per i proprietari. E' invece fondamentale conoscere il cane in relazione all'ambiente socio-familiare in cui vive, educarsi reciprocamente al rapporto, considerando il contesto privato-domestico dove sono sempre più diffusi incidenti spesso legati ad errori d'approccio socio-familiare e comportamentale. Un tale contesto- conclude il comunicato dell'ANMVI- può essere gravido di rischi, facilmente superabili con la diffusione di elementi di educazione di base suggeriti dalla più avanzata medicina comportamentale veterinaria.
Inchiesta per omicidio colposo- Secondo la ricostruzione dei carabinieri la bambina era uscita in cortile con il padre per portare il pasto serale a Bobby e agli altri tre cani da caccia. Dopo aver rinchiso la gabbia, ha chiesto di poter andare dal nonno che abita nella villa accanto passando per il giardino in comune e il padre ha acconsentito. La bambina è invece ritornata al recinto del pastore tedesco ed è riuscita ad aprirla. Il cane l'ha morsa più volte, la ferita più grave è stata quella alla gola, trafiggendo la trachea. Il padre si è precipitato senza poter fare più nulla per salvarle la vita: trasportata d'urgenza in ospedale è morta dopo qualche ora. La procura di Rieti ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. Il cane è stato affidato al Servizio Veterinario della Asl di Bracciano.