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VETERINARIA FORENSE

Daniza: la Procura chiede nuovi esami, nessun indagato

Daniza: la Procura chiede nuovi esami, nessun indagato
Coinvolto il centro di referenza nazionale per la Medicina Veterinaria forense, già impegnato anche sul decesso dell'orso abruzzese. La decisione è stata presa dal procuratore capo Giuseppe Amato che ha incontrato i responsabili del Corpo forestale dello stato e del Servizio fauna e foreste della Provincia per fare il punto sulle indagini sulla morte dell'orsa. Due gli incarichi di consulenza affidati a veterinari dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie di Trento e dell'Istituto di medicina veterinaria forense del ministero della salute di Grosseto.
Lo rende noto l'agenzia ANSA dopo il vertice di ieri.

«La decisione di questi ulteriori approfondimenti- ha dichiarato Amato-  l'ho presa per garantire l'assoluta chiarezza del fatto e ricostruire in maniera chiara le cause della morte di Daniza».
Il procuratore capo ha precisato che al momento non ci sono indagati. Gli esiti degli esami non dovrebbero arrivare prima di tre mesi.

Il centro di referenza nazionale per la Medicina Veterinaria Forense dell'IZS del Lazio e della Toscana - attivo presso la sezione di Grosseto- effettuerà anche le indagini sulla carcassa dell'orso trovato morto venerdì 12 settembre in un bosco nei pressi di Pettorano sul Gizio, in Abruzzo. Rosario Fico, responsabile del Centro, e i tecnici dello zooprofilattico eseguiranno l'autopsia e i necessari esami di laboratorio per risalire alle cause del decesso.

"La nostra attività investigativa - sostiene Remo Rosati, direttore generale dello zooprofilattico del Lazio e della Toscana - "viene svolta in sinergia tra le diverse forze impegnate nella lotta contro i reati a danno degli animali, ognuno con mansioni e competenze diverse, con l'obiettivo della salvaguardia degli animali, domestici e selvatici."

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