Perizia veterinaria archivia inchiesta avviata dopo 'Striscia'

I cuccioli sono stati sottoposti ad accertamento dalla Procura e restituiti alla legittima proprietaria. Impossibile affermarne con certezza l'età.
Archiviate le accuse contro il negozio di animali e scagionate le sue proprietarie. Questo l'epilogo dell'inchiesta suscitata da un servizio di «Striscia la Notizia». L'anno scorso erano stati sequestrati alcuni cuccioli di cane provenienti dall'Ungheria, di razza chihuahua, maltese, carlino, bulldog, bouledogue, bulldog, che -secondo una prima analisi del veterinario- erano troppo piccoli.

In realtà i cuccioli potevano essere messi in vendita. Lo spiega il quotidiano La Stampa: «Dopo i sequestri è stato approfondito l'aspetto tecnico - amministrativo relativo alla procedura da seguire per l'importazione da un paese della Ue» scrive la Procura e «sono stati prelevati anche campioni di sangue dai cuccioli sottoposti a sequestro e sono stati sottoposti ad accertamenti sull'età».
Uno dei periti nominati dalla Procura ha stabilito che «l'eruzione dei denti è soggetta ad una notevole variabilità di razza, sesso ed individuale e allo stato non si può affermare con certezza che i suddetti cani non avessero l'età denunciata». A questo punto è caduta l'accusa, cioè quella di mettere in vendita cuccioli troppo piccoli, a scapito della loro salute.

«Non è possibile affermare - si legge nella richiesta di archiviazione citata dal quotidiano torinese- che l'importazione sia avvenuta in violazione della normativa e che i passaporti dei cani siano ideologicamente falsi» inoltre non «emergono elementi che consentano di affermare che la Celesti, acquirente finale della partita di cuccioli, fosse consapevole delle irregolarità d'importazione». I cuccioli sono stati restituiti alla proprietaria.