• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30964
STUDIO DEL NOTARIATO

Chiarimenti su aspetti applicativi delle società tra professionisti

Chiarimenti su aspetti applicativi delle società tra professionisti
Un documento  del Notariato scioglie i dubbi intepretativi e applicativi delle società tra professionisti, la nuova dimensione societaria per gli iscritti agli Ordini. Esercizio esclusivo dell'attività professionale dei soci, che devono essere iscritti a ordini o collegi professionali. Ma in ogni caso "il numero dei soci professionisti e la partecipazione al capitale sociale dei professionisti deve essere tale da determinare la maggioranza di due terzi nelle deliberazioni o decisioni dei soci". Inoltre, l'incarico professionale dev'essere "eseguito solo dai soci in possesso dei requisiti per l'esercizio della prestazione professionale" richiesta dal cliente che è tenuto a designare il professionista.

È quanto emerge dallo Studio n: 224-2014/I, appena pubblicato dal Consiglio nazionale del Notariato, che esamina le questioni applicative sorte in seguito all'emanazione del regolamento di attuazione delle norme in tema di società tra professionisti e, in particolare, analizza i dubbi interpretativi che sono sorti fin dall'entrata in vigore di tale disciplina per effetto delle lacune normative che la caratterizzano. Lo studio si focalizza su questioni centrali della norma, quali la scelta del modello societario, la formulazione dell'oggetto sociale, i requisiti professionali dei soci, l'incompatibilità, la denominazione, i conferimenti, la possibilità di trasformare un'associazione professionale in STP.

La novità delle stp è stata introdotta nell'ordinamento civile dall'art. 10 della legge 12 novembre 2011, n. 183. Per laprima volta è stato individuato un modello societario ad hoc per i professionisti esercenti una professione regolamentata-ordinistica.