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INTERVENTO FNOVI

IVA veterinaria denunciata agli Stati Generali della Salute

IVA veterinaria denunciata agli Stati Generali della Salute
Il Presidente Gaetano Penocchio ha toccato il tema della fiscalità veterinaria, denunciando la disparità di trattamento subita dalle prestazioni veterinarie.
Echi dagli  Stati Generali della Salute che si sono conclusi a Roma la scorsa settimana, alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e delle più alte cariche istituzionali.
Due i segnali lanciati dal Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, sulla condizione della sanità veterinaria: un trattamento fiscale anomalo nel panorama sanitario e  un urgente bisogno di liberarsi da ogni forma di localismo.  Il dibattito sui principali temi della salute pubblica, con l'intervento della Fnovi ha registrato un fuori programma, dato che la Sanità Veterinaria è apparsa marginalizzata fin dalle prime fasi organizzative, a favore di una visione mono-sanitaria, ben lontana dall'approccio One Health perorato dalle organizzazioni sanitarie mondiali.

Penocchio- riferisce oggi una nota della Federazione- ha restituito visibilità alla Professione Veterinaria, cittadina del Paese-Sanità, come tutte le altre professioni, gettando sul tappeto "sia gli aspetti più controversi legati alla spending review e alla revisione del Titolo V della Costituzione, sia questioni più specifiche come il recupero di efficienza per garantire con minori costi lo stesso livello di servizi ai cittadin"i.
Il Presidente della Fnovi  ha sottolineato "alcuni elementi di forte precarietà della sanità pubblica: mentre le Regioni muovono risorse economiche assai significative". "L'imputazione - ha detto- ed il recupero dei diritti sanitari accusa ingiustificabili variabilità locali e regionali. Ciò conduce, come già segnalato dal Dipartimento per le Riforme Istituzionali della Presidenza del Consiglio lo scorso anno, ad un sistema nel quale tendono a prevalere decisioni prive di coordinamento efficace".

Gli Ordini ed i medici veterinari come professionisti, ha proseguito "sono testimoni di come "in questo contesto si alimenti facilmente un localismo in cui il diritto di veto rischia di bloccare qualunque decisione. Per questo serve una riforma organica del Titolo V per incentrare realmente il sistema sul principio di responsabilità".

E sulla sollecitazione del giornalista Rai Gerardo D'Amico relativa alla defiscalizzazione delel spese veterinarie, Penocchio ha rilanciato: "Il tema vero è la differenza di trattamento sull'Iva che subiscono le spese veterinarie rispetto ad altre spese. Le spese mediche per gli animali sono infatti tassate con una aliquota del 22% al contrario di spese, come ad esempio i fiori o i francobolli da collezione, che godono di una aliquota agevolata. Il tema vede la Fnovi attenta nel proporre una aliquota più adeguata perché la salute degli animali non può essere un lusso".