• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30940
RIORGANIZZAZIONE

MinSal: spariscono i Dipartimenti, arriva il Segretario generale

MinSal: spariscono i Dipartimenti, arriva il Segretario generale
Nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero della Salute. Il Governo razionalizza il Dicastero.

In conformità ed in attuazione di quanto disposto dal decreto legge in materia di revisione della spesa pubblica (n.95 del 2012) ed in particolare con la previsione che i Ministeri attuino una riduzione consistente degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche del personale dirigente e non, il Consiglio dei ministri ha approvato due primi regolamenti per la riorganizzazione dei Ministeri dell'Università e della Salute.

Ciascun Ministero "ha operato una scelta improntata alla razionalizzazione e alla diminuzione della spesa, compiendo autonome scelte organizzative coerenti e compatibili con le esigenze delle proprie funzioni ma con il comune obiettivo di spending review dettato dal decreto legge".

Ministero della Salute- Rispetto al vigente regolamento che prevede un'articolazione del dicastero in dipartimenti (attualmente in numero di tre) e in un ufficio generale, di livello non dipartimentale, la nuova organizzazione si caratterizza per l'eliminazione delle strutture dipartimentali e la istituzione del segretariato generale. Tale scelta è coerente con una lettura del quadro normativo maggiormente in linea con le specifiche esigenze di funzionalità del Ministero della salute e quindi con il principio costituzionale di buon andamento della pubblica amministrazione.

Il Segretario generale - Più in particolare con l'introduzione della figura del segretario generale si mira a operare una razionalizzazione delle funzioni di coordinamento delle strutture ministeriali rafforzando l'unitarietà dell'agire amministrativo del Dicastero. Esigenza cui si era cercato di dare risposta nel vigente regolamento con l'istituzionalizzazione della conferenza permanente dei capi dipartimento per l'esame delle questioni di carattere generale e di maggior rilievo in materia di sanitˆ pubblica oltre che per l'elaborazione di linee e strategie generali in materia di risorse umane, di servizi comuni e affari generali e che con l'introduzione del segretario generale si tende a rendere più efficace.
Il segretario generale  opera alle dirette dipendenze del Ministro ed esercita le funzioni di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e in particolare: coordinamento delle attività delle direzioni generali, anche attraverso la convocazione della conferenza dei direttori generali per l'esame di questioni di particolare rilievo o di massima; risoluzione dei conflitti di competenza fra le direzioni generali;  coordinamento degli interventi delle direzioni generali in caso di emergenze sanitarie internazionali e informazione al Ministro sugli interventi svolti dalle direzioni generali conseguenti a stati di crisi, anche internazionali; coordinamento con le direzioni generali delle attività di formazione del personale sanitario; raccordo con le direzioni generali per le attività inerenti ai rapporti con le Conferenze di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
Il Segretario generale svolge, nelle relazioni europee e internazionali, le funzioni di Chief Medical Officer e di Chief Veterinary Officer ove in possesso rispettivamente della professionalitˆ medica o medico-veterinaria.
L'eliminazione delle strutture dipartimentali consente inoltre un maggiore risparmio in termini economici in correlazione con la soppressione di un numero equivalente di direzioni generali.

Le Direzioni generali -Il Ministero della salute, si articola in dodici Direzioni generali coordinate da un Segretario generale. Per quanto attiene la Direzione generale della sanitˆà animale e dei farmaci veterinari e la Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, esse svolgono funzioni sostanzialmente corrispondenti a quelle delle omologhe direzioni generali previste dal vigente ordinamento ministeriale.  In particolare, la Direzione generale della sanitˆà animale e dei farmaci veterinari si occupa di tutte le questioni concernenti la salute animale, ivi inclusa la ricerca e sperimentazione nel settore veterinario, anche per i riflessi che possono derivarne per la salute umana, assicurando altres" il coordinamento funzionale (per quanto di competenza) degli uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (UVAC) e dei posti di ispezione frontalieri (PIF) Di tali uffici si avvale anche la Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, da cui dipendono funzionalmente anche i giˆ citati USMAF per le competenze del
settore alimentare; detta Direzione svolge le funzioni che le vigenti norme affidano al Ministero in materia di alimenti (compresi gli integratori alimentari, gli alimenti funzionali, i prodotti di erboristeria ad uso alimentare, gli alimenti geneticamente modificati) e di nutrizione e garantisce il coordinamento e il funzionamento degli Istituti zooprofilattici.
Entrambe le Direzioni generali svolgono, nei settori di rispettiva competenza, funzioni di audit per la verifica di conformitˆ nell'applicazione della normativa e del rispetto delle procedure operative, nell'ambito delle funzioni di vigilanza attribuite loro.

Autorità nazionale per la sicurezza alimentare- La Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute svolge le attivitˆà di supporto al funzionamento del Consiglio superiore di sanitˆà, del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare e degli altri organi collegiali operanti presso il Ministero di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 44, in raccordo per gli aspetti tecnici, con le Direzioni generali competenti per materia. Oltre a tale attivitˆ di supporto degli organi collegiali del Ministero, la Direzione volge le funzioni di Autoritˆà nazionale di riferimento dell'Autoritˆà europea per la sicurezza alimentare.

Professioni sanitarie- La Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del SSN  ricalca la corrispondente direzione generale del vigente ordinamento.

Uffici periferici- L'articolo 15 del decreto elenca le tipologie di uffici dirigenziali non generali periferici (USMAF-SASN, UVAC e UVAC-PIF). Il comma 2 dell'articolo 17- con riferimento all'articolazione periferica del Ministero prevede per USMAF-SASN, per UVAC e UVAC-PIF ambiti territoriali regionali e interregionali e un contenimento degli stessi nel limite massimo di 22 posizioni dirigenziali di II fascia.

Risorse umane - L'articolo 16 individua il numero di posti di funzione dirigenziale di II fascia e la dotazione organica del Ministero (Tabella A allegata), come rideterminata in riduzione con il
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 gennaio 2013 e, da ultimo, con l'art. 1, comma 233, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilitˆà per il 2014). L'articolo 17 disciplina gli uffici di livello dirigenziale non generale, stabilendo che allÕindividuazione degli stessi, nel numero complessivo di 101 posti di funzione e alla definizione dei relativi compiti nonchŽ alla distribuzione degli uffici fra le strutture di livello dirigenziale  generale si provvede con decreto ministeriale. Il comma 3 individua complessivamente in 8 i posti di funzione di livello dirigenziale non generale (aggiuntivi rispetto ai 101 posti sopra richiamati) la dotazione dirigenziale degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro, che, fatti salvi i 2 posti destinati alla Struttura tecnica permanente per la misurazione della performance, risultano in riduzione rispetto ai 9 previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 17 settembre 2013, n. 138, (recante il regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della salute e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance).
Al fine di assicurare la necessaria flessibilitˆà di utilizzo delle risorse umane alle effettive esigenze operative, il Ministro della salute effettueràˆ la ripartizione dei contingenti di personale non dirigenziale nelle strutture in cui si articola l'Amministrazione, nonchŽè nell'ambito delle aree prima, seconda e terza, in fasce retributive e profili professionali. Nell'individuazione degli Uffici di secondo livello si avrˆà cura di evidenziare i passaggi che, vanno nella direzione di una concentrazione dell'esercizio delle funzioni, della riorganizzazione delle strutture con funzioni ispettive e di controllo, della razionalizzazione delle articolazioni periferiche e alla riduzione degli incarichi di consulenza studio e ricerca.

pdfIL_DECRETO__REGOLAMENTO_MINISTERO_DELLA_SALUTE.pdf296.56 KB