• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30945
RESPONSABILITA

Colpa medica, depenalizzarla è incostituzionale?

Colpa medica, depenalizzarla è incostituzionale?
E' incostituzionale la Legge Balduzzi? Il Tribunale di Milano affida la risposta alla Corte Costituzionale. La questione riguarda tutte le professioni sanitarie.
Il Decreto Balduzzi- recentemente confortato dalla Cassazione- ha depenalizzato le fattispecie colpose, lasciando intatta la responsabilità civile ma esonerando dalla responsabilità penale per colpa lieve nel caso in cui il sanitario (medico veterinario compreso) dimostri di essersi attenuto a delle linee guida e alle buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica.

Ma per il Tribunale di Milano che ha sollevato una questione di costituzionalità verrebbe solo incentivato chi segue acriticamente le linee guida, col risultato di "burocratizzare le scelte del medico e quindi di avvilire il progresso scientifico". Il riferimento sarebbe inoltre troppo generico, "mere raccomandazioni", secondo il Giudice Bruno Giordano che sul Corriere della Sera ha bollato la Legge Balduzzi come legge ad professionem.
La Legge, secondo il Giudice di Milano, "non offre alcun criterio di determinazione e non vengono specificate le fonti delle linee guida, quali siano le autorità titolate a produrle, quali siano le procedure di raccolta dei dati statistici e scientifici e quale sia la loro pubblicità per diffonderle e renderle conoscibili agli stessi sanitari; per le prassi non viene specificato il metodo di raccolta e come possa individuarsi la comunità scientifica".

Cosa prevede la Legge Balduzzi - L'articolo 3 del Dl 158/2012, convertito in legge, con modifiche, dalla legge 8 novembre 2012 n. 189, con decorrenza dal 11 novembre 2012, prevede che: "L'esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve. In tali casi resta comunque fermo l'obbligo di cui all'articolo 2043 del Cc. Il giudice, anche nella determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della condotta di cui al primo periodo".

Il responso della Cassazione - La Corte di Cassazione ha recentemente confermato la "si è affermato il principio che la nuova normativa ha parzialmente decriminalizzato le fattispecie colpose in questione", e dunque scatta, secondo quanto previsto dall'articolo 2 del Cp, l'applicazione della norma più favorevole.