In merito alla richiesta avanzata dall'Associazione Tarta Etruria di applicazione del microchip da parte degli allevatori, il Ministero della Salute ha risposto ribadendo l'esclusiva competenza del medico veterinario. Anche in animali di piccole dimensioni. L'Associazione chiedeva la possibilità di utilizzare microchip di ridottissime dimensioni per l'identificazione di piccole tartarughe appartenenti al genere Testudo ed altri animali di piccole dimensioni.
La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario "condivide pienamente la necessità di identificare tali soggetti anche ai fini della tutela delle loro condizioni sanitarie". La nota ministeriale, firmata a dicembre e recapitata per conoscenza a SIVAE in questi giorni, aggiunge che "il loro riconoscimento individuale risulta utile anche durate l'accertamento di reati prodotti nei loro confronti".
L'apposizione del microchip "è di specifica competenza dei medici veterinari, i quali tutelando la salute e il benessere dell'animale, dopo averne accertata l'idoneità fisica, lo marca basandosi sulle caratteristiche anatomiche specie-specifiche e sulle diverse dimensioni del soggetto secondo le classi di età".