ANIMALI IN EUROPA

AISAD e ANMVI, incontro con il Sottosegretario Gozi

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AISAD e ANMVI, incontro con il Sottosegretario Gozi
Positivo incontro con il Sottosegretario alle politiche europee Sandro Gozi. AISAD:"Quando l'oggetto commerciale è l'animale, la burocrazia diventa maltrattamento". ANMVI:"L'IVA su cure e pet food ci fa entrare con il piede sbagliato nel semestre europeo". Le norme-macigno "freno allo sviluppo e minaccia per il benessere animale".

Lunedì scorso, a Largo Chigi, Aisad/Confesercenti ha rappresentato le urgenze del settore in rappresentanza delle imprese aderenti. Il comparto, che annovera circa 35mila famiglie di addetti, risente di farraginosità normative e carichi burocratici penalizzanti per lo sviluppo delle attività commerciali e la competitività su scala europea. Il Sottosegretario alle Politiche Europee Sandro Gozi ha ascoltato i problemi causati da complessità burocratiche e fiscali, potendo comprendere come essi incidano non di rado sul benessere degli animali. All'incontro, promosso dal Presidente Aisad Virgilio Camillini, è intervenuta ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari) rappresentata dal suo vicepresidente Raimondo Colangeli, che ha rimarcato l'esigenza di intervenire, anche in sede europea, per rimodulare l'aliquota IVA sulle cure veterinarie e sul pet food.

"A Gozi è ben chiaro che le nostre imprese – ha dichiarato Camillini- hanno una sede fisica ben identificata e stabile, facilmente rintracciabile da parte dei clienti e dei controllori, il personale è normalmente formato professionalmente, abilitato a gestire situazioni delicate, come ad esempio il benessere degli animali e la qualità dei prodotti venduti (provenienti da catena industriale autorizzata). Le registrazioni secondo le vigenti normative garantiscono la tracciabilità dei prodotti e degli animali (Fiscale-Documentale-Igienico Sanitaria-Benessere Animale-Trasporto)".

Per questo AISAD ha chiesto di sburocratizzare alcuni adempimenti Cites, allineando gli esercenti nazionali alle condizioni dei colleghi dell'Unione Europea, e soprattutto "azioni di contrasto sul commercio sommerso/illegale di animali venduti su Internet che oggi detiene l'80 % del mercato, stimato in oltre 2 miliardi di euro"- afferma Camillini.

Una preoccupazione- quella della vendita fuori controllo via Internet che hanno anche i medici veterinari "Insistiamo sul consulto pre-adozione con un Medico Veterinario- spiega Colangeli- perché i traffici illeciti di animali da compagnia hanno conseguenze sanitarie spesso irreversibili, ma si potrebbero facilmente contrastare se si evitasse di incappare in canali illegali che gettano l'esca nel mare magnum di Internet ed è qui che innesca la trappola dell'incauto acquisto di cani e gatti".

E poi ci sono le specie a rischio, "che si proteggono con la tutela e l'incentivazione della detenzione e del commercio legale (come raccomanda l'Unione Europea) ed il serio perseguimento di quello illegale- prosegue Camillini, che aggiunge: "La nostra sensazione è che oggi paradossalmente si ostacoli burocraticamente soprattutto l'allevamento e il commercio legale".

A Gozi AISAD chiede che "il nostro Paese esca della giungla di norme e controlli in cui si è paralizzato, che non ha eguali rispetto ad altri Paesi Europei, che sono stati capaci di dare sostegno al comparto, ad esempio alla filiera (Allevamento-Commercio-Fiere Mercati-Esposizioni) degli uccelli ornamentale, ancora vittima di vincoli sproporzionati malgrado l'emergenza aviaria sia finita da un pezzo".

La richiesta dell'ANMVI al Sottosegretario è stata "di adoperarsi per azionare tutte le leve europee che consentono di rimodulare su scala europea armonizzata l'IVA- osserva Colangeli- che inficia con la sua massima aliquota (22%) la regolarità di cura e accudimento degli animali d'affezione.

Un ordinamento snello ed efficace dovrebbe inoltre poter contare sulla razionalizzazione delle autorità preposte e sul coordinamento fra le stesse; "tutte prerogative che oggi, mancando, ritardano il regolare svolgimento delle attività, generano confusione con richieste e comportamenti differenti a tutto discapito degli animali. Oggi ogni Comune si dà la prerogativa di normare a suo piacimento il settore"- ha concluso  Camillini.