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2013-2015

Andrea Brignolo è il nuovo Presidente della SIVE

Andrea Brignolo è il nuovo Presidente della SIVE
"Mai come adesso dobbiamo a pensare non a quello che ci divide ma a quello che ci unisce".
L'Assemblea dei Soci SIVE, riunita ad Arezzo in occasione del congresso internazionale di ippiatria, ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo della Società. Il prossimo mandato 2013-2015 sarà retto dal piemontese Andrea Brignolo. Nel suo discorso all'Assemblea, Brignolo ha fatto riferimento alla pesante situazione che investe il comparto ippico. Proprio nei giorni del Congresso europeo della SIVE, alla presenza dei delegati e del direttivo della FEEVA, erano in corso le agitazioni del comparto, culminate con la protesta di piazza del 1 febbraio a cui hanno partecipato anche dei medici veterinari. La stessa SIVE ha pubblicamente appoggiato le sigle dell'ippica che rivendicano risorse economiche disponibili ma mai assegnate.

"Mai come adesso – ha detto il neo Presidente- dobbiamo a pensare non a quello che ci divide ma ci unisce. E dobbiamo riscoprire l'associazionismo, essere compatti e guardare alla SIVE il più possibile come sede di confronto e di unità".

Il nuovo Consiglio Direttivo è così composto: Giorgio Ricardi, Past President; Andrea Brignolo Presidente. Eletti: Massimo Magri, Barbara Riccio, Guido Castellano e Rodolfo Gialletti, le cui cariche saranno assegnate in occasione della prima riunione del nuovo Direttivo.

Molti i giovani Colleghi presenti al congresso, che hanno mostrato vivo interesse per le attività scientifiche della SIVE e manifestato l'esigenza di essere raggiunti da informazioni sempre più mirate e capillari.
Per questo, Andrea Brignolo - anche in veste di Vice Presidente ANMVI con delega agli equini- si è fatto carico di avvicinare i Soci ai servizi dell'ANMVI a cominciare proprio dall'informazione specializzata.
"Realizzeremo- dichiara- un SIVE Alert, un segnalatore di notizie tratte da @nmvi Oggi di pertinenza ippiatrica. Sarà su supporto informatizzato- aggiunge- dato che ormai anche i professionisti itineranti come noi ippiatri, con lo smartphone e il tablet non siamo più penalizzati dal fatto di non esercitare in modo stanziale ad una postazione fissa".