Wind of Passion, presentato un esposto alla procura

"Far luce non solo sull’incidente ma anche sulle decisioni di riportare i cavalli di razza purosangue inglese nelle corse storico/folkloristiche".

Dopo la morte del cavallo Wind of Passion ENPA, IHP e Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (LEIDAA) hanno presentato un esposto "per far luce non solo sull’incidente ma anche, più in generale, sulle decisioni di riportare i cavalli di razza purosangue inglese nelle corse storico/folkloristiche". Lo rende noto un comunicato congiunto delle stesse associazioni protezioniste, che informano sulle circostanze per le quali chiedono l'intervento del pubblico ministero, per "accertare come siano andate effettivamente le cose".

"Nei comunicati ufficiali - scrivono le tre sigle- è stato dichiarato che il cavallo in pista ha subìto una lesione all'apparato di sospensione del nodello degli arti anteriori e che è poi morto il mattino seguente in seguito ad arresto cardiaco.Eppure, diversi testimoni hanno riferito di aver visto il cavallo rompersi l'anteriore destro alla penultima curva. Secondo questi racconti, la frattura era scomposta con l'arto che penzolava. Per questo motivo i soccorritori si sarebbero premurati di oscurare la vista con un telo e facendo barriera circondando il cavallo. Sempre secondo le testimonianze, sarebbero occorsi oltre 20 minuti per caricare il cavallo sull'ambulanza perché non avevano un'imbracatura per farlo salire".

L'esposto chiede anche di verificare "informazioni anonime" secondo le quali  Wind of Passion sarebbe stato scartato, lo scorso anno, dalle visite pre-gara per un problema ad una gamba (non meglio specificato). Poi, qualche mese fa, sarebbe stato operato alla stessa gamba presso la clinica di Perugia e quindi rimesso in pista e ammesso alla quintana quest’anno".

Infine, le associazioni riportano alle Autorità la questione della concessione di deroghe per l’uso dei cavalli purosangue ad alcune manifestazioni, tra cui Foligno, in quanto "le giostre e le quintane, a differenza dei palii, non sarebbero gare di velocità".

Con l' Ordinanza 3 agosto 2016  sulle manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati, il Ministero della Salute ha introdotto  una nuova misura di  sicurezza che vieta l'utilizzo di cavalli di razza purosangue inglese in gare di velocità, i così detti pali, fatto salvo che gli stessi si svolgano in circuiti che possiedono requisiti equiparabili agli impianti ufficialmente autorizzati dal MIPAAF per le corse del galoppo".

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