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IL CASO DI SPIRIT

AIE: IHP trattare la malattia come si fece con la leishmaniosi

AIE: IHP trattare la malattia come si fece con la leishmaniosi
Storia a lieto fine di Spirit, cavallo positivo all’anemia infettiva equina. "Serve una modifica urgente alla normativa".

Spirit - cavallo vagante e positivo all'anemia infettiva equina -è "salvo grazie a un tempestivo intervento delle associazioni che evitano la sua macellazione". A riferirne la vicenda è un comunicato diffuso oggi da Italian Horse Protection (IHP) e sottoscritto da Enpa, Lega del Cane e Progetto Islander. Le associazioni parlano di "norme spietate nei confronti degli equidi" e chiedono una modifica urgente alla normativa.

Il caso- Ritrovato vagante e gravemente debilitato lo scorso novembre, Spirit veniva messo sotto sequestro amministrativo dal Sindaco del Comune di Monte San Giacomo (SA). Nonostante fosse privo di microchip, si era materializzato uno pseudo allevatore per rivendicarne la proprietà. Nel frattempo, però, il cavallo era risultato positivo al test per l’anemia infettiva equina: a causa dell’attuale normativa, da quel momento sarebbe stato obbligatorio gestirlo in regime di isolamento sanitario con una serie di prescrizioni. A quel punto lo pseudo allevatore ha cambiato versione dichiarando che il cavallo non era suo e dileguandosi- riferisce il comunicato.
Dopo 3 mesi di mantenimento presso una stalla di sosta autorizzata, il Comune ha ritenuto non più sostenibile quella situazione: così, il 30 gennaio, Il Sindaco aveva emanato un’ordinanza di macellazione. Progetto Islander e IHP  hanno prima convinto il Sindaco a revocare l’ordinanza e poi a farsi cedere il cavallo per trasferirlo presso il Centro di recupero IHP a Montaione.

Il contesto- Sullo sfondo, il fenomeno- presente non solo in Campania-  di "cavalli gestiti da pseudo allevatori che spesso operano nella più totale illegalità: cavalli comprati e rivenduti senza documenti, a volte rubati, spesso lasciati in giro a cercare cibo anche nei terreni altrui o per le strade". Le associazioni riferiscono che nel salernitano, negli ultimi sei mesi, due cavalli sono morti di stenti, lasciati legati a un albero e segnalati solo quando ormai era troppo tardi. Dopo le nostre denunce - dichiarano- ne sono stati sequestrati 17 ad Agropoli qualche mese fa, e attualmente si trovano presso un Centro di incremento ippico regionale in attesa del provvedimento che consenta alle associazioni di trasferirli e trovare loro nuova sistemazione.

La richiesta- Serve un tavolo tecnico tra Ministero della Salute, Autorità, forze di polizia e associazioni per studiare i possibili rimedi e bloccare questi abusi, sostiene Progetto Islander, mentre IHP considera "anacronistiche" le norme sull’anemia infettiva equina,  che prevedono "misure  eccessive e ingiustificate di fronte a una malattia poco contagiosa e con una diffusione bassissima". Conclude Sonny Richichi, Presidente di IHP: "In casi di malattie endemiche nonché più pericolose, come ad esempio la leishmania dei cani, si sono giustamente perseguite altre strade grazie al buon senso, facendo una sana informazione e un’opera di prevenzione per contenere i rischi. Sarebbe ora che anche ai cavalli, asini, muli e bardotti venissero riconosciuti pari dignità e diritto alla vita”.

Nella foto IHP, il cavallo Spirit