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SARDEGNA

Presunte complicità veterinarie nell'attentato-bomba del 2005

Presunte complicità veterinarie nell'attentato-bomba del 2005
A oltre undici anni di distanza i nomi degli autori materiali dell’attentato al veterinario E.V. restano sconosciuti.
Il boato della bomba nella notte di San Silvestro del 2005 è lontanissimo. Lunghissimo il processo di primo grado, che conoscerà la fine solo il 20 gennaio 2017 e che coinvolge il presunto mandante del gravissimo gesto intimidatorio, assieme a un altro allevatore e a tre veterinari della Asl di Macomer che però nulla hanno a che fare con l’ordigno.
Fra tre mesi si arriverà in aula con le richieste di condanna o prescrizione.

Il presunto mandante- Secondo l’accusa un allevatore è l’ispiratore dell’attentato che danneggiò la casa della famiglia del Collega e distrusse la sua auto. L’avrebbe commesso perché quest’ultimo aveva scoperto un giro di documentazioni false o mancanti su una serie di capi di bestiame che avrebbero portato alla denuncia per riciclaggio in concorso con un secondo allevatore, cosa che poi è avvenuta ugualmente dopo l’attentato. Per il primo, il pubblico ministero ha chiesto 8 anni di condanna e settemila euro di multa, per il secondo accusato esclusivamente di riciclaggio di bestiame rubato 4 anni e cinquemila euro di multa.

I presunti complici- Ma il processo ha coinvolto anche due veterinari dipendenti della Asl di Nuoro. Per l’accusa sarebbero coloro che avrebbero aiutato gli allevatori a nascondere le irregolarità nelle documentazioni e per questo sono stati imputati del reato di falso. Il tempo trascorso porta però inevitabilmente alla prescrizione, per cui eviteranno la condanna.

Insufficiente e infondato- Questo non è stato ritenuto sufficiente dagli avvocati difensori che hanno invece chiesto l’assoluzione nel merito perché la condotta dei loro assistiti fu assolutamente professionale. E di accuse fondate su un ragionamento senza riscontri ha parlato l’avvocato difensore dell'allevatore che dalla sua ha anche l’alibi per la notte dell’attentato.
Resta da esaminare la posizione del secondo allevatore. Lo farà il suo avvocato  nell’udienza del 20 gennaio, prima che arrivi il momento della sentenza. (fonte: La Nuova Sardegna)

Foto: la nuovasardegna.it

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