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PISTOIA

Giostra dell'Orso 2014, Veterinari a processo per i due cavalli abbattuti

Giostra dell'Orso 2014, Veterinari a processo per i due cavalli abbattuti
Il sostituto procuratore ha firmato per sei imputati il decreto di citazione diretta a giudizio per il reato di maltrattamento di animali, aggravato dalla loro morte.
Prenderà il via l’11 ottobre a Pistoia il processo per l'accertamento penale dei fatti accaduti alla Giostra dell’Orso del 2014, dove due cavalli- "Oracle Force" e "Golden Storming"- gravemente infortunati, vennero abbattuti.
Secondo la Procura, i responsabili  furono i tre veterinari che componevano la commissione impegnata quella sera in piazza, nonché proprietaria, preparatore e fantino di uno dei due cavalli. Si tratta delle stesse sei persone alle quali, quasi un anno fa, fu inviato l’avviso di chiusura delle indagini. Si tratta del veterinario che presiedeva la Commissione medica veterinaria della Giostra 2014 e di altri due Colleghi veterinari della stessa Commissione. Fra gli imputati anche proprietari, fantini e preparatori.

Per la morte di “Oracle Force”, il primo cavallo ad infortunarsi,  la ricostruzione della procura si focalizza su un punto: la circonferenza troppo ridotta della parte finale delle zampe anteriori. Il regolamento della Giostra proibiva di far scendere in pista cavalli con zampe più sottili di 18 centimetri di diametro, e quelli di Oracle Force erano di 16,5 centimetri. Il diametro minimo era stabilito proprio per avere in gara cavalli in grado di sostenere le grandi sollecitazioni dovute alle strette curve della pista da percorrere in velocità. Del fatto che sia sceso in pista un cavallo inadatto, dunque, secondo la procura sono responsabili la proprietaria, il preparatore, il fantino e il presidente della Commissione veterinaria.

Diverso il caso di "Golden Storming". Mentre i tre veterinari della Commissione disponevano la procedura di eutanasia di Oracle Force, a gara in corso si infortunò anche il secondo cavallo. Golden Storming fu fatto uscire dalla pista e, in attesa dei veterinari, portato nell’androne del Palazzo comunale. I tre veterinari ritennero indispensabile procedere subito all’eutanasia. Secondo l'accusa, la procedura veterinaria corretta sarebbe stata quella di praticargli tre iniezioni: una di calmante, una di narcotico, la terza del  “Sanax” che provoca la morte per paralisi di cuore e polmoni. Invece quest’ultima iniezione a Golden Storming fa fatta mentre l’animale era ancora vigile. Di qui l’accusa penale "senza necessità" a carico dei tre veterinari.

Il processo di celebrerà l’11 ottobre davanti al giudice monocratico Roberto Tredici del Tribunale di Pistoia.

(fonte: Il Tirreno)