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A(H7N9)

Aviaria, OMS: ondata di casi umani in Cina più alta che in passato

Aviaria, OMS: ondata di casi umani in Cina più alta che in passato
I casi umani di influenza aviare A(H7N9) nella quinta ondata epidemica (inizio dal 1° ottobre 2016) superano quelli segnalati nelle ondate precedenti.
Lo sostiene l'OMS, le cui valutazioni del rischio sono sintetizzate in una nota del Ministero della Salute alle autorità italiane. Il 14 aprile , la Commissione Nazionale Cinese per la Salute e la Pianificazione Familiare (NHFPC) ha notificato all’OMS 15 ulteriori casi confermati dal laboratorio di infezione umana da virus dell’influenza aviaria A(H7N9) nella Cina continentale. L’età mediana dei soggetti infettati è di 58 anni, quasi tutti a contatto con pollame o mercati di pollame vivo.
Dall’inizio del 2013,sono stati notificati in totale 1.393 casi umani confermati dal laboratorio di infezione da virus dell’influenza aviare A(H7N9).

tramite il sistema di notifica del RSI.

Bassa possibilità di diffusione ulteriore- Per l'OMS, le infezioni umane da virus dell’influenza aviare A(H7N9) rimangono tuttavia "rare". La stretta osservazione della situazione epidemiologica e l’ulteriore caratterizzazione dei più recenti virus umani sono particolarmente importanti per valutare i rischi associati e per modificare tempestivamente le misure di gestione del rischio.
La maggior parte dei casi umani sono esposti al virus dell’influenza aviare A(H7N9) attraverso il contatto con pollame infetto o con ambienti contaminati, inclusi mercati di pollame vivo.
Poiché il virus continua ad essere riscontrato negli animali e nell'ambiente, e la vendita di pollame vivo continua, ci si attendono ulteriori casi.
Sebbene siano stati segnalati piccoli cluster di casi umani da virus dell’influenza aviare A(H7N9) incluso quelli riguardanti pazienti dello stesso reparto, le attuali evidenze epidemiologiche e virologiche suggeriscono che questo virus non abbia acquisito la capacità di trasmissione continua fra le persone. Pertanto si considera bassa la possibilità di ulteriore diffusione a livello comunitario.

Raccomandazioni dell’OMS -L’OMS raccomanda che i viaggiatori verso paesi in cui sono segnalati focolai di influenza aviaria evitino,se possibile,di recarsi negli allevamenti avicoli, di entrare in contatto con gli animali nei mercati di uccelli vivi, di recarsi in zone dove si macella il pollame, o i contatti con qualsiasi superficie con evidente contaminazione da feci di pollame o di altri animali. I viaggiatori dovrebbero lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone. I viaggiatori dovrebbero inoltre applicare le buone regole di igiene e sicurezza degli alimenti.

Rispetto a questo evento, l’OMS non raccomanda di effettuare alcuno screening speciale ai punti d’entrata, né attualmente raccomanda alcuna restrizione ai viaggi o al commercio. Come sempre, una diagnosi di infezione da virus dell’influenza aviare deve essere presa in considerazione negli individui che hanno sviluppato gravi sintomi respiratori acuti mentre si trovavano in viaggio o subito dopo il loro ritorno da aree in cui l’influenza aviare costituisce un rischio.

L’OMS raccomanda ai paesi di continuare a rafforzare la sorveglianza influenzale, inclusa la sorveglianza per le infezioni respiratorie acute gravi (SARI) e per le malattie simil influenzali (ILI) e di rivedere qualsiasi tendenza inusuale, notificare le infezioni umane come previsto dal RSI (2005) e continuare le azioni di preparazione sanitaria nazionale.

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Circolare del Ministero della Salute
Infezione umana da virus dell'influenza aviaria A(H7N9) in Cina 20 aprile 2017