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LE PROPOSTE ALTERNATIVE

Cani pericolosi, Westminster fa dietro front sulle razze

Cani pericolosi, Westminster fa dietro front sulle razze
La Commissione Ambiente e Agricoltura del Parlamento britannico ha approvato il documento "Controlling dangerous dogs". Chiesta una "profonda riforma legislativa" per proteggere meglio l'incolumità pubblica: vietare le razze non è servito a frenare l'escalation di aggressioni. L'attuale legislazione del Regno Unito va spostata sulla prevenzione. Plauso dei Veterinari della BVA.


La Commissione parlamentare EFRA ha approvato una proposta di "profonda revisione" del vigente modello legislativo di tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione La proposta è stata accolta favorevolmente dalla British Veterinary Association (BVA).
Il documento "Controlling dangerous dogs" (full report) raccomanda una serie di migliorie e invita il Governo a condurre una revisione completa dell'attuale legislazione.

In sintesi (summary) il Dangerous Dogs Act - che nel 1991 ha messo al bando alcune razze di cani per proteggere l'incolumità pubblica- non ha impedito l'aumento di casi di aggressioni. Il numero delle vittime annuali "ha continuato a crescere" e i  ricoveri ospedalieri " sono aumentati dell'81% dal 2005".
Un numero "inaccettabilmente alto" di vittime subisce "orribili lesioni" che modificano per sempre la vita delle vittime. E anche quando non ci sono lesioni permanenti, "la vita psicologica delle persone aggredite "può causare un significativo disagio psicologico".
Ma tra le vittime ci sono anche gli stessi cani aggressori,  "troppi " secondo il rapporto parlamentare, "uccisi ogni anno perché sono vietati o perchè  non possono essere reinseriti, anche se non rappresentano alcun rischio per il pubblico".

Il Governo di Londra ha sempre sostenuto che vietare alcune razze d'allevamento e alcune tipologie particolari  è essenziale per la sicurezza pubblica, sulla base di un loro "rischio intrinseco". L'indagine avviata dalla  Commissione EFRA non ha trovato prove sufficienti a sostegno di questa posizione. "Siamo d'accordo con il Governo sul fatto che sarebbe irresponsabile modificare immediatamente il divieto di razza senza adeguate garanzie"- scrivono i deputati EFRA- ma è auspicabile cambiare la legge". Non solo a tutela delle vittime, ma anche per dimostrare che il Governo non trascura il benessere del cane.
L'attuale approccio al controllo dei cani "è afflitto da profondi problemi strutturali".  Solo attraverso una maggiore "apertura mentale e nuove strategie" si potranno avere dei miglioramenti della sicurezza pubblica che tutelino contemporaneamente il benessere degli animali.

Le proposte della Commissione EFRA- Il rapporto "Controlling dangerous dogs", raccomanda un modello alternativo di controllo del cane, che si concentra sulla prevenzione attraverso l'educazione, l'intervento precoce e sanzioni elevate per i trasgressori. Inoltre, in assenza di prove sufficienti a sostegno della Breed Specific Legislation (BSL), il rapporto chiede una revisione indipendente delle prove sui fattori alla base dell'aggressività dei cani e di introdurre una banca dati centralizzata per registrare le informazioni sui morsi di cane.
Fra le proposte, figurano anche corsi obbligatori di formazione, campagne al pubblico  sull'interazione sicura con il cane, un maggiore sostegno alle autorità locali e alle forze di polizia e infine lo studio di modelli di controllo internazionali per apprendere le migliori pratiche dall'estero.

LA BVA- All'origine del rapporto EFRA c'è stata l'iniziativa parlamentare del Veterinario BAV Robin Hargreaves. La BVA ha sottolineato che il comportamento di un cane, compreso quando mostra aggressività, dipende in gran parte da fattori diversi dalla razza, quali la sua socializzazione, allevamento, formazione e circostanze ambientali.
"Ci auguriamo - commentano ora i Veterinari inglesi- che il rapporto porti a una legislazione che affronti efficacemente i singoli atti di aggressività piuttosto che vietare razze".

Dangerous dogs legislation fails to protect the public