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DALLA SIVE

Monta equina e obblighi per gli ippiatri

Monta equina e obblighi per gli ippiatri
È iniziata la stagione di monta equina 2016. Il rispetto dei regolamenti è una forma di tutela degli ippiatri. Viviana Caracciolo (SIVE) sintetizza la normativa, le autorizzazioni, i requisiti e gli obblighida rispettare per la monta naturale privata e pubblica, per l’inseminazione artificiale, per l’embrio-transfer e per la produzione di embrioni.
L’attività connessa alla fecondazione è regolamentata dal Decreto n. 403 del 19 luglio 2000 adottato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali di concerto con il Ministero della Salute come nuovo regolamento
di esecuzione della legge del 15 gennaio 1991 n. 30 sulla disciplina della riproduzione animale. La normativa applicabile alla stagione di monta equina è stata ricordata da Viviana Caracciolo (SIVE) in un articolo pubblicato su Professione Veterinaria per agevolare e sottolineare la professionalità dell'ippiatra in questa importante attività per il patrimonio equino.

Chiunque intenda gestire una pubblica stazione d’inseminazione  artificiale equina con materiale refrigerato o congelato prodotto da centri autorizzati, deve munirsi di apposita autorizzazione rilasciata dalla
regione competente per territorio. I requisiti richiesti ai fini dell’autorizzazione come pubblica stazione d’inseminazione sono equivalenti nel caso si faccia uso di materiale refrigerato e/o congelato.
Dopo aver passato in rassegna gli adempimenti relativi agli impianti adibiti alla produzione e distribuzione ii materiale seminale per l’inseminazione artificiale, l'articolo dettaglia gli adempimenti in capo al medico veterinario.

Obblighi dei veterinari - I veterinari che intendono esercitare l’inseminazione artificiale devono essere iscritti in appositi elenchi detenuti dalla regione competente che attribuirà a ciascun iscritto un codice univoco identificativo.
I veterinari hanno l’obbligo di rifornirsi di materiale seminale esclusivamente presso le strutture autorizzate e certificare l’intervento d’inseminazione artificiale su appositi moduli forniti dalle regioni.
Ciascuna dose di materiale seminale deve essere usata per una sola fattrice. È vietata la suddivisione delle singole dosi ed il conseguente utilizzo per più di una fecondazione. L’allevatore può detenere nella propria azienda materiale seminale esclusivamente per l’inseminazione delle fattrici del proprio allevamento. Detto materiale seminale deve essere accompagnato dal documento di trasporto rilasciato dal recapito.
Responsabile della certificazione e della registrazione dei dati è:
a) il veterinario o l’operatore pratico che ha eseguito l’intervento nel caso dell’inseminazione artificiale;
b) il veterinario in caso di impianto embrionale;
c) il gestore della stazione in caso di monta naturale pubblica;
d) l’allevatore solo nel caso della monta naturale privata.

Importazione di materiale da riproduzione - I centri di produzione nazionali devono conservare, anche per conto terzi, il materiale seminale congelato e gli embrioni congelati di origine o provenienza dell’Unione europea o da paesi terzi dal momento dell’arrivo in Italia e per il tempo necessario all’effettuazione degli accertamenti qualitativi. Di tali accertamenti gli stessi centri sono responsabili. Il materiale seminale può essere importato  solo da centri di produzione approvati dal Ministerocome centri riconosciuti dall’Unione Europea e solo se proveniente da centri approvati dall’Unione Europea.

Semen Standards- Al fine di tutelare e migliorare la qualità del lavoro di tutte le categorie operanti nel settore  esistono degli standard riguardanti il seme equino indicati dalla World Breeding Federation of Sport Horse (WBFSH), che non rappresenta un organo legislativo  ma ha la finalità di essere di aiuto agli allevatori e a tutta l’industria dell’allevamento, e, pertanto, può essere d’aiuto ai veterinari per supportare e tutelare i propri clienti e la propria professionalità.

A cura di Viviana Caracciolo

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E' iniziata la stagione di monta equina 2016 - di Viviana Caracciolo- Professione Veterinaria 9/2016- articolo integrale/accesso con codici