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DOPO LA DELIBERA ANVUR

Programmazione: l'Accademia antepone i propri interessi

Programmazione: l'Accademia antepone i propri interessi
La FNOVI censura nel metodo e nei contenuti le deliberazioni dell'ANVUR e della Conferenza dei Direttori di Veterinaria. Nessuna contraddizione nei dati: l'indagine citata dagli universitari è lo studio Nomisma, commissionato e finanziato proprio dalla Federazione, a dimostrare "l’inerzia dell’Accademia nell’investire in orientamento e analisi del mercato del lavoro".

"L’Accademia antepone i propri interessi a quelli del sistema professionale veterinario e, ciò che più è grave, degli stessi studenti"- E' il commento della FNOVI dopo la pubblicazione dei documenti dell'ANVUR e della Conferenza dei Direttori dei Dipartimenti di Veterinaria che si oppongono alla riduzione del numero di posti al corso di laurea in Medicina Veterinaria per il prossimo anno accademico.

La FNOVI sio dice sorpresa per i contenuti delle deliberazioni dell’Agenzia e della Conferenza dei Direttori di Dipartimento di Medicina Veterinaria, "i quali disattendono in toto le verbalizzazioni del tavolo tecnico ministeriale per la programmazione universitaria". Per l Federazione è "censurabile anche il metodo: senza trasparenza, l’Accademia attiva canali decisionali propri al di fuori delle sedi istituzionali di concertazione".

E inoltre, l’indagine citata nelle delibere (La Professione Veterinaria- Fnovi/Nomisma 2014) "è uno studio commissionato e finanziato dalla stessa Federazione, la quale non cade affatto in contraddizione nel considerare i dati sufficienti a dimostrare l’urgenza di interventi sull’esubero di laureati e a dimostrare l’inerzia dell’Accademia nell’investire in politiche di orientamento e analisi del mercato del lavoro".

Per la Federazione degli Ordini Veterinari, "la posizione assunta nelle delibere in questione è anche rivelatrice di una doppiezza d’approccio dell’Accademia". Da un lato- è scritto nel comunicato- l'Università " manifesta espressioni di collaborazione con l’Ordine professionale e dall’altro ufficializza posizioni che smentiscono la sincerità degli intenti dichiarati. La professione medico veterinaria e i professionisti meritano concreto rispetto, attenzione responsabile e non proclami di comunione d’intenti e di collaborazione costruttiva, rinnegati dalla difesa di arroccati interessi di parte".

Richiamando la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani- che ha sancito il parallelo fra programmazione universitaria e diritto al lavoro stigmatizzando la disoccupazione come “una spesa a carico di tutta la società", la FNOVI conclude annunciando ulteriori iniziative, in tutte le sedi interessate, sulla "grave posizione assunta dalla Conferenza e dall’ANVUR".

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