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RACCOMANDAZIONI EFSA

Aviaria, com'è entrato in Europa l'H5N8?

Aviaria, com'è entrato in Europa l'H5N8?
Il percorso d'ingresso del virus H5N8 in Europa rimane ancora incerto. Segnalato nella Ue per la prima volta a novembre, è plausibile che il virus sia entrato in allevamenti avicoli del Nord Europa per via indiretta.L'EFSA raccomanda biosicurezza, consiglia una sorveglianza mirata negli uccelli selvatici e ulteriori indagini sulle vie d'ingresso di H5N8 in Europa.

L'EFSA pubblica oggi un rapporto scientifico sul virus H5N8 e sulle rotte che l'hanno portato in Europa. Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con gli Stati membri e il laboratorio di riferimento dell'UE.

Non si conosce di preciso quale sia stato il percorso di ingresso nell'Unione, ma "è plausibile che il virus sia entrato, indirettamente, in allevamenti di pollame in Germania, Paesi Bassi e Regno Unito: attraverso materiale contaminato da infetti uccelli selvatici, attività umane, movimento di veicoli o mezzi. Gli esperti escludono  una trasmissione diretta da uccelli selvatici al pollame d'allevamento.
Non sono note rotte migratorie dirette dall'Asia orientale verso l'Europa. Una ipotesi è che gli uccelli migratori infetti dall'Asia orientale trasmettano il virus ad altre specie in fase di riproduzione o di sosta in territori dell' Eurasia, ma questa ipotesi- frena l'EFSA-  necessita di ulteriori indagini.

Ad oggi, il virus dell'influenza aviaria altamente contagioso è stato riscontrato in Repubblica di Corea, Giappone, Cina, Germania, Regno Unito e Paesi Bassi. Il primo focolaio è stato segnalato in Repubblica di Corea nel mese di gennaio 2014. In Europa, la prima azienda colpita è stata segnalata il 4 novembre 2014 ed era un allevamento di tacchini della Germania. Il virus è stato poi confermato in un'azienda di anatre nel Regno Unito, e in cinque allevamenti di avicoli (quattro di polli e uno di anatre) nei Paesi Bassi.

L'EFSA raccomanda le procedure di biosicurezza nelle aziende, migliorando dove necessario. Gli esperti consigliano anche di attuare una sorveglianza mirata sugli uccelli selvatici nelle zone ad alto rischio e ulteriori indagini sulle eventuali vie d'ingresso di H5N8 in Europa. I laboratori nazionali ed europei e le istituzioni impegnate nella valutazione del rischio dovrebbero cooperare per garantire analisi tempestive della situazione all'interno dell'UE.