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SPADA DI DAMOCLE

IVA: aumenterà se non si troveranno altre risorse

IVA: aumenterà se non si troveranno altre risorse
La Legge di Stabilità minaccia l'aumento dell'IVA ordinaria e agevolata. Il rischio è paventato nell'articolo 45 della Legge di Stabilità e lo potrà scongiurare solo la capacità di trovare coperture equivalenti con maggiori entrate o risparmi sulla spesa pubblica. E' la stessa spada di Damocle, introdotta dalla manovra finanziaria dell'anno scorso, e rinviata di un anno.

L'aumento dell'IVA poteva scattare già dal 15 gennaio 2015, ma non ci sarà. La Legge di Stabilità, tuttavia, allontana solo il rischio dell'aumento senza escluderlo. Anzi la minaccia è chiaramente espressa in percentuali estremamente onerose: nella peggiore delle ipotesi l'IVA sulle prestazioni veterinarie andrà al 24% nel 2016, al 25% nel 2017 e al 25,5% nel 2018. La Legge - nel testo arrivato in Parlamento- minaccia  di alzare anche l'aliquota agevolata (attualmente al 10%) fino  al 12% dal prossimo anno e fino al 13% dal 2017.

L'articolo 45 (Ulteriori misure di copertura) della manovra finanziaria fissa così l'ipotetica progressione dell'aumento:
a) l'aliquota Iva del 10 per cento è incrementata di due punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2016 e di ulteriori un punto percentuale dal 1° gennaio 2017;
b) l'aliquota Iva del 22 per cento è incrementata di due punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2016, di un ulteriore punto percentuale dal 1° gennaio 2017 e di ulteriore 0,5 punti percentuali dal 1° gennaio 2018;

L'aumento di aliquota potrebbe non esserci come  potrebbe esserci ma inferiore a quanto prospettato. Tutto dipenderà dall'approvazione di provvedimenti in grado di assicurare, in tutto o in parte, lo stesso gettito in entrata oppure risparmi di spesa mediante interventi di razionalizzazione e di revisione della spesa pubblica.

Si tratta della stessa 'clausola di salvaguardia' che il Governo introdusse con la Legge di Stabilità dell'anno scorso e che viene- un aspetto positivo- rinviata di un anno: l'aumento delle aliquote- se ci sarà- non avverrà più entro il 15 gennaio 2015, ma entro il 15 gennaio 2016. La Legge di Stabilità 2014 prevedeva infatti l'emanazione, entro il 15 gennaio 2015, di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri contenente "variazioni delle aliquote di imposta e riduzioni della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti tali da assicurare maggiori entrate".
Se da un lato il Governo fa slittare di un anno la spada di Damocle, dall'altro- altro aspetto positivo- abbassa le pretese e le entrate attese, che scendono da 7 milioni a 4 milioni nel 2016 e da 10 milioni a 7 milioni nel 2017. Sarnno questi gli importi da recuperare per evitare l'intervento sull'Imposta.

Un amaro calice allontanato, dunque, ma in un contesto di finanza pubblica che non promette bene: il Governo, nel rinviare al 2016 l'aumento dell'IVA, dovrebbe anche rassicurare gli italiani dicendo loro che il rinvio è la conseguenza di risorse alternative che si è realmente saputo trovare. E non un espediente temporeggiatore.

pdfLA_LEGGE_DI_STABILITA__TESTO_TRASMESSO_ALLE_CAMERE.pdf960.31 KB