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CONVEGNO A VENEZIA

Il 'telelavoro' del libero professionista

Il 'telelavoro' del libero professionista
Il professionista agisce, con strumenti propri e a proprie spese, per aggiornare svariati sistemi informativi delle Pubbliche Amministrazioni. Sempre più spesso è chiamato a collaborare con le PA nei processi di dematerializzazione e implementazione di banche dati e sistemi informativi. Nel caso del Medico Veterinario basterà citare le attività connesse alle anagrafi animali.

Si tratta di un' attività destinata a diventare imponente per il professionista che svolge - nel rapporto con l'Ente di turno- un vero e proprio telelavoro, quale intermediario fra il cittadino e la Pubblica Amministrazione. Per questo, Confprofessioni Nord Est organizza a Venezia, il 31 ottobre prossimo, il convegno "L'intermediario professionista tra obblighi e diritti-Tra telelavoro e Pubblica Amministrazione", avviando una seria riflessione sul tema. Insieme al Presidente Gaetano Stella interverranno personalità politiche e di Governo, parlamentari, esponenti della Regione Veneto ed esperti di intermediazione professionale telematica.

Confprofessioni- ritenendo che sia giunto il momento di parlarne apertamente, parte dal presupposto che l'intermediazione telematica non possa più essere liquidata come la fase finale di un semplice invio di dati, ma deve significare quello che realmente è divenuta e oggi rappresenta: un insieme di atti e prestazioni intellettuali, nell'interesse del cliente e della Pubblica Amministrazione.

Osserva Diana Onder- fra i relatori del convegno- su Italia Oggi: "Il professionista intermediario è ormai incaricato strutturalmente e non occasionalmente di un servizio di pubblica necessità ma mai coinvolto nei processi decisionali e nei modelli organizzativi attuati dalla Pubblica Amministrazione. Con l'accelerazione dell'applicazione dei principi stabiliti nel CAD (codice amministrazione digitale) Dlgs 82/2005 e la dematerializzazione degli atti si è imposto un imponente trasferimento delle attività dalle pubbliche amministrazioni e dai dipendenti pubblici ai singoli professionisti intermediari con provvedimenti normativo-regolamentari adottati da ogni ente pubblico; ma senza considerare il peso che ciò ha comportato su ogni singolo studio professionale, sia economicamente che strutturalmente, per l'obbligo dinamico di adeguare spazi e tecnologia utilizzati in favore della P.A.


Adempimenti semplificati? "Sì ma per la sola P.A- rispondono Onder ed Emiliano Drazza. La semplificazione, per i professionisti, dicono "è una "favola" che ha disvelato l'enorme gravosità a costo zero addossata a tutto il mondo professionale sia esso di tipo ordinistico che associativo. Vantaggio principale per il professionista? Forse uscire un po' meno dallo studio; limiti? Innumerevoli: di diritto per la condizione di mancata tutela nell'esercizio dell'attività; economici, per l'enorme peso di mezzi, strutture, tecnologia; logistici, per spazi sempre carenti in continuo adeguamento o cambiamento; di rapporto con gli Enti: il canale telematico è divenuto l'alibi per ogni amministrazione pubblica per evitare il contatto non solo con i cittadini ma anche con gli intermediari".

pdfIL_PROGRAMMA_DEL_CONVEGNO_copy.pdf427.34 KB

pdfDISPENSA_IL_PROFESSIONISTA_INTERMEDIARIO.pdf1.2 MB