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AZIONI CONDIVISE

ANMVI ha incontrato il Sottosegretario Vito De Filippo

ANMVI ha incontrato il Sottosegretario Vito De Filippo
Aspetti sanitari della lotta al randagismo, defiscalizzazione delle spese veterinarie, decreto sul veterinario aziendale: sono alcuni punti sui quali è stata raggiunta oggi un'intesa con il Sottosegretario Vito De Filippo.  Il Presidente Marco Melosi: "Apprezziamo la cordialità e la concretezza. Siamo già al lavoro".

Si è svolto questa mattina nella sede ministeriale di Lungo Tevere Ripa il primo incontro con il Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo dopo il conferimento ufficiale delle deleghe alla sanità pubblica veterinaria. Il Presidente ANMVI, Marco Melosi, e il Coordinatore Nazionale, Carlo Scotti, hanno presentato alcune istanze legate alla stretta attualità professionale ed altre di più lungo corso ma non per questo meno urgenti.

Tutti i temi affrontati hanno ruotato attorno all'importanza di affidarsi alle competenze veterinarie, riconoscendone la prerogativa esclusiva nelle materie che attengono alla sicurezza degli alimenti di origine animale, al controllo delle malattie trasmissibili, alla salute e al benessere animale di tutte le specie e in tutti gli ambiti di tutela sanitaria. Il tutto senza trascurare la congiuntura economica che impatta sui Cittadini, sulle Pubbliche Amministrazioni e sugli stessi Medici Veterinari "le cui competenze - ha rimarcato Carlo Scotti- sono assediate da profili senza titolo alcuno per trattare di medicina veterinaria e di sicurezza alimentare".

Gli aspetti sanitari della lotta al randagismo, la defiscalizzazione delle spese veterinarie e il decreto sul veterinario aziendale sono stati i temi sui quali si è maggiormente concentrato un  colloquio, che si è svolto "all'insegna della franchezza e della concretezza", ha dichiarato il Presidente Melosi.

Governance sanitaria del randagismo- La lotta al randagismo richiede una profonda revisione della programmazione e della qualità degli interventi veterinari per il controllo della demografia canina e felina- ha fatto notare ANMVI- una revisione che deve mettere la governance del fenomeno saldamente nelle mani del Ministero della Salute, in stretta collaborazione con la categoria medico veterinaria.

Un punto quest'ultimo sul quale la rivendicazione delle competenze si mostra in tutta la sua concreta importanza, stante le numerose esperienze fallimentari in tutto il territorio nazionale; le cause della loro inconcludenza - secondo ANMVI- è da attirbuire a piani non correttamente programmati sul piano sanitario ed economico. Il perpetuarsi di gravi condizioni di detenzione dei canili tiene banco nelle cronache locali quotidiane, malgrado la Cassazione abbia chiaramente sentenziato contro realtà più improntate al profitto illecito che al benessere degli animali ospitati.

Su questo punto il Sottosegretario avvierà in tempi rapidi un primo confronto, già valutato come opportuno anche dalla competente Direzione Generale e dagli uffici ministeriali preposti.

Medicina Veterinaria Sociale- Anche la prevenzione-che solo il possesso responsabile di animali da compagnia può assicurare- richiede nuovi modelli  basati su una medicina veterinaria sociale improntata ad assicurare che - anche le fasce socialmente deboli- possano accedere a livelli minimi e inderogabili di prestazioni veterinarie: dall'assolvimento degli obblighi di legge (es. identificazione) alle profilassi di base con particolare attenzione alle zoonosi. La leva da non lasciare inutilizzata è rappresentata da migliaia di strutture veterinarie autorizzate in tutto il Paese.

Il Sottosegretario ha quindi chiesto di acquisire il progetto di Medicina Veterinaria Sociale approntato dall'ANMVI per uno studio di fattibilità.

Premialità fiscale- Un fattore decisivo per rimettere in moto la prevenzione veterinaria - a parere dell'ANMVI- è la defiscalizzazione delle cure veterinarie, abbattendo il carico IVA e favorendo le detrazioni, un punto sul quale il Sottosegretario si è già dimostrato sensibile accogliendo come impegno del Governo gli impegni votati dalla Camera dei Deputati nei giorni scorsi. ANMVI si è espressa a favore di meccanismi premiali come la defiscalizzazione e contraria ad ogni ipotesi fiscalità punitiva. Il contesto economico e quello sociale (la metà delle famiglie italiane ha almeno un animali da compagnia, inclusi i cosiddetti pet 'non convenzionali') richiedono misure incentivanti del buon mantenimento dell'animale: controlli e cure veterinarie, alimentazione, educazione al rapporto con le persone, in ambito pubblico e domestico.

Il Veterinario aziendale- L'atteso decreto sul Veterinario Aziendale "è all'ultimo miglio" hanno fatto notare i rappresentanti dell'ANMVI. Dopo la conclusione dei lavori del tavolo ministeriale e dopo la decisiva attività culturale -svolta insieme al Ministero della Salute nell'ambito del Protocollo per il Veterinario di Fiducia- basta solo che il Ministero della Salute tagli il traguardo.

Tutto questo in un contesto di riforma europea della veterinaria che va già in questa direzione e in un contesto di rilancio e sviluppo delle produzioni alimentari nazionali che non può che beneficiare - come ha confermato  il Sottosegretario- del valore aggiunto di una filiera sempre più garantita. Si attende quindi solo la firma su un provvedimento ministeriale che ha tutte le carte in regola per dare impulso alla filiera zootecnica e agro-alimentare, sotto il profilo epidemiologico, del benessere animale, dell'uso prudente del farmaco e della biosicurezza.