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IN SENATO

Emendamenti per escluderci dal Sistri

Emendamenti per escluderci dal Sistri
Sostegno dai parlamentari alla richiesta di ANMVI, ANDI, FIMMG e PLP. Presentati emendamenti risolutivi per l'esclusione dal Sistri. Le proposte emendative puntano ad eliminare ogni riferimento ai "produttori iniziali". Medici, veterinari, odontoiatri e psicologi verrebbero così sollevati da oneri burocratici e dalla relativa disciplina sanzionatoria.
Sono sei i Senatori che hanno raccolto l'allarme lanciato da Confprofessioni Sanità e presentato 3 emendamenti al DL che farebbe rientrare - se non modificato- medici, veterinari, odontoiatri e psicologi nel Sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti. A Palazzo Madama, i Senatori Barani, Maran, Calderoli, Arrigoni, Consiglio e Bisinella hanno presentato modifiche all'articolo 11 dell'AS n. 1015. ( Decreto Legge Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni- Approvato dal C.d.M. il 26 agosto 2013).

La formulazione degli emendamenti 11.17; 11.18; 11.19-  è idonea a correggere "un evidente abbaglio del Legislatore"- dichiarano ANMVI, ANDI, FIMMG e PLP. "L'approvazione delle citate proposte emendative consentirebbe di mantenere alla vigente normativa le attività sanitarie, le quali non sono considerate "imprese" né possono essere ascritte in alcun modo alla ratio sottesa al Sistema Sistri. Riteniamo necessario scongiurare conseguenze onerose per le strutture sanitarie- aggiungono-  in termini di appesantimento burocratico delle prestazioni rivolte ai pazienti e passibili di interferire con le attività sanitarie arrecando disagio ai professionisti. Si rimarca inoltre che la disposizione contenuta nel citato Decreto Legge risulta sovradimensionata e pertanto del tutto contraria allo spirito delle semplificazioni".

Dopo il sostegno alla Camera dell'On Ermete Realacci- Presidente della Commissione Ambiente- arriva quello della Senatrice Patrizia Bisinella, firmataria di uno degli emendamenti: "Con il collega Arrigoni componente della Comm. Ambiente e Territorio- ha scritto all'ANMVI-  abbiamo valutato l'opportunità di sostenere questa Vostra esigenza nell'ambito del sistema di gestione della tracciabilità dei rifiuti pericolosi, in quanto in linea con l'obiettivo della Lega Nord di sollevare i piccoli produttori da tale gravosa incombenza".

Tutte le sigle di Confprofessioni Sanità stanno facendo pressing sui Legislatori e sul Ministro dell'Ambiente. Attualmente il Dl, all'articolo 11, recita: "Sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all'articolo 188-bis, comma 2, lettera a), i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori". La norma si applicherebbe da marzo 2014, andando a modificare la vigente normativa che fino ad ora non ha mai ricompreso le strutture sanitarie (non configurate come impresa).