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COMUNICATO ANVU

Degrado ippica: la denuncia dei veterinari degli ippodromi

Degrado ippica: la denuncia dei veterinari degli ippodromi
Ex UNIRE e poi ex ASSI. L'ippica passa ad un Mipaaf assente. I veterinari degli ippodromi di trotto e di galoppo denunciano "il continuo degrado del settore". ANVU: "Non siamo più in grado di garantire la nostra presenza sul campo". ANMVI: "Tutta la categoria sconta un vuoto istituzionale".

E' un degrado che "coinvolge tutti gli esponenti del comparto ippico, allenatori, guidatori, fantini, personale di scuderia, ecc.", quello denunciato dall'ANVU, l'Associazione Nazionale dei Veterinari UNIRE.
Claudio Sebastiani, Presidente ANVU- Associazione Nazionale Veterinari Unire, Federata ANMVI- firma una lettera-denuncia: "Al punto in cui siamo giunti non siamo più in grado di garantire la nostra presenza sul campo, le nostre riserve economiche, dopo mesi di anticipazioni, sono da tempo esaurite".

Dopo la soppressione di Unire e poi di Assi, i Colleghi oggi svolgono funzioni formalmente per conto e incarico del Ministero delle Politiche Agricole, "senza che si intravveda una qualche soluzione di tipo organizzativo o amministrativo, con nessuno, sia della vecchia gestione Assi che della nuova del Mipaaf, che sia in grado di convocarci o dare qualche indicazione, anche a fronte di specifiche nostre richieste in questo senso".
La situazione, è scritto, "ha raggiunto un punto di gravissimo disagio professionale ed umano. Sono infatti parecchi mesi che la nostra situazione lavorativa è veramente precaria, con una organizzazione del lavoro che si sostiene con grande difficoltà. Inoltre siamo in attesa, e da parecchi mesi, di ricevere il pagamento relativo alle nostre competenze professionali, con arretrati che ad oggi si riferiscono sia a parte del 2012 che a tutto il 2013".

I Colleghi svolgono incarichi di controllo e di vigilanza nell'ambito dell'uso di sostanze proibite sui cavalli partecipanti alle corse in ippodromo, garantendo nel contempo la tutela del benessere degli stessi animali, la corretta identificazione dei soggetti presenti nonché il rispetto dei vari disciplinari previsti. Molti di loro si occupano anche dell' identificazione di tutti i puledri sportivi italiani alla nascita, con l'inserimento del relativo microchip, del prelievo del DNA corrispondente e di tutte quelle pratiche che afferendo alla gestione dei Libri Genealogici del cavalli Purosangue Inglese, Trottatore e da Sella Italiano, certificano l'identità dei prodotti nati in Italia, la conseguente emanazione di passaporti e documenti relativi, garantendo così tutta la corretta filiera del "cavallo sportivo italiano", in campo agonistico ed allevatoriale.

Andrea Brignolo, Presidente SIVE e Vice Presidente ANMVI con delega agli equini, parla di "vuoto istituzionale che coinvolge tutti gli ippiatri, oggi senza nessuna certezza di prospettiva in un settore che appare evidentemente senza progetto e senza governo". LA SIVE e l'ANMVI sono attivamente partecipi delle iniziative di rilancio promosse dal comparto e hanno aderito – insieme ad altre sigle del comparto come AISA e ASCOFARVE alle iniziative degli imprenditori ippici".

Sollecitato dal Parlamento, il Sottosegretario Giuseppe Castiglione, ha pronunciato le prime parole del nuovo Governo sul futuro dell'ippica, sia per quanto riguarda i pagamenti che per quanto riguarda l'urgenza di un disegno organico del settore.

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