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Controlli sui mangimi: raccomandazioni dall’FVO

Controlli sui mangimi: raccomandazioni dall’FVO
Assicurare che gli operatori dei mangimi riducano la contaminazione crociata, in particolare per quanto riguarda l'uso di coccidiostatici. La raccomandazione è contenuta nel Report Fvo sulle misure in atto per l'identificazione e la gestione del rischio lungo la catena dei mangimi. Addendum 2013 al Piano Nazionale dei controlli sull'alimentazione animale.

Pubblicato il Report "Evaluate measures in place for the identification of hazards and management of risks along the feed chain". Il documento descrive le risultanze dell'audit condotto in Italia dal 20 al 30 novembre dell'anno scorso.

Lo scopo generale della verifica ispettiva era di valutare il grado di implementazione delle disposizioni previste dal Regolamento europeo 183/2005 sull'igiene dei mangimi. L'audit è stato condotto in particolare su quelle situazioni che, alla luce dell'esperienza acquisita durante le crisi del passato, sono considerate più a rischio di altre. L'audit ha anche valutato le contromisure adottate in risposta alle raccomandazioni formulate durante l'ultimo audit sulla sicurezza dei mangimi.

Nel complesso, il Report conclude che le autorità competenti gestiscono un buon livello di comunicazione e di coordinamento e dispongono di misure ampiamente adeguate per verificare l'efficacia dei controlli ufficilai, come pure per disporre azioni correttive in caso di non conformità. Le autorità italiane possono anche contare su informazioni esaustive sugli operatori che agiscono lungo la catena dei mangimi.

Punto debole sono i controlli ufficiali che, pur tenendo ampiamente in considerazione i rischi derivanti dall'operatività della filiera, non sono in grado di valutare le procedure HACCP con particolare riferimento ai rischi connessi agli ingredienti utilizzati. I controlli non sono nemmeno in grado di assicurare che gli operatori dei mangimi implementino effettive misure per ridurre la contaminazione crociata, in particolare per quanto riguarda l'uso di coccidiostatici come additivi per mangimi, stante che il campionamento ufficiale non è correttamente mirato. In proposito, il Ministero della salute, già a gennaio di quest'anno ha diffuso una nota alle Regioni chiarendo l'applicabilità della circolare 1 del 23 gennaio 1996 sulla gestione dei fenomieni di carrry over negli impianti che producono mangimi medicati e concludendo con la raccomandazione di garantire che i controlli ufficiali verifichino le misure messe in atto dagli operatori per gestire i carry over inevitabile e le contaminazioni crociate, anche tramite campionamenti dei mangimi prodotti in seguito alle produzioni medicate o con coccidiostatici.

Il report FVO conclude con una serie di raccomandazioni alle autorità nazionali per correggere le risultanze riscontrare e migliorare i controlli in essere. Il Ministero della Salute ha riscontrato il Report con una serie di proposte di intervento sotto forma di Addendum 2013 al PNAA Piano Nazionale di Controllo Ufficiale sull'alimentazione degli Animali 2012-2014.

pdfREPORT_FVO_copy.pdf244.99 KB

pdfNOTA_DEL_MINISTERO_DELLA_SALUTE_copy.pdf84.67 KB

pdfRISPOSTA_DEL_MINISTERO_DELLA_SALUTE_ALLE_RACCOMANDAZIONI_FVO_copy.pdf64.96 KB

pdfREGISTRO_EUROPEO_DEGLI_ADDITIVI.pdf8.49 MB